Gli insediamenti primitivi nel tardo paleolitico-mesolitico nella Conca di Terlago
Qualche anno fa, sulle sponde del lago di Terlago, è stata ritrovata un’officina litica. Sai cos'è?
Era un luogo tipico degli uomini primitivi nel quale si lavoravano la pietra e la selce per ricavare dei manufatti utili per la vita quotidiana e la caccia. In questo caso sembra che si possa datare all'età tardo paleolitica -mesolitica, ovvero il periodo dell’evoluzione umana caratterizzato dallo sviluppo della lavorazione della pietra. Ad esso seguirono dapprima il neolitico e le tre età dei metalli (rame, bronzo e ferro).
Il sito archeologico ha portato alla luce due differenti spazi destinati rispettivamente all'officina litica e ad una unità abitativa a grattatoio che, assieme, costituivano un modello insediativo semipermanente. Il grattatoio era uno strumento a scheggia, ricavato da schegge litiche e dotato di forme differenti, utilizzato per raschiare le pelli.
Sono state rinvenute ulteriori presenze degli uomini primitivi anche a nord del lago di Lamar, in località Prà Bèdola. Lì erano stati costruiti bivacchi che fungevano da punto nodale nella viabilità tardo paleolitica tra la valle dell’Adige ed il lago di Terlago. Si è ipotizzata l’esistenza di spostamenti tra il lago di Andalo e la Conca di Terlago attraverso il passo di sant'Antonio, situato sul fianco della cima della Paganella. Le scoperte, riportate da alcuni scavi effettuati in località Montepiana, testimoniano l’esistenza di un vasto insediamento abitativo. È stato infatti riportato alla luce un ricco strumentario, destinato alla caccia e ad altre finalità, costituito principalmente da selce locale.
Fonte:
Pasquali T. e Bosetti M., Terlago. Aggiornamenti di Preistoria. Organizzazione amministrativa ed economica nel Medioevo, Vezzano – Cassa Rurale della Valle dei Laghi, realizzazione grafica e coordinamento editoriale a cura di “Pubblicità & Grafica, 1993