Per gli amanti delle leggende
I colori autunnali del foliage
Prodotti del territorio a Km 0
LUNGHEZZA
PERCORSO
5,5 km
DURATA
PERCORSO
3 h
STAGIONE CONSIGLIATA
autunno
Servizi presenti lungo il percorso
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Parcheggio
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Fermata autobus
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Pizzeria
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Bar
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B&B
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Banca
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Agritur
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Punti ristoro e pic-nic
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Carica e-bike
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Parco giochi
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Fontane
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Supermercato
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Biblioteca
Come raggiungere il sentiero
Il sentiero inizia presso il parcheggio in via san Biagio. Imbocchiamo assieme via Piave e proseguiamo si prosegua per via Cavour e via Becca. Al termine di via Becca, scegliamo sulla sinistra via Casina e raggiungiamo il bosco degli amici fantastici. Seguiamo la comoda strada forestale che si inerpica dolcemente nella foresta. Dopo aver raggiunto Malga Pian e conosciuto la nostra amica Cubitosa, proseguiamo sempre lungo il tracciato ben segnato. Giunti in prossimità del parco giochi (in via Zurlon) si segua il sentiero, posto sulla sinistra, per scoprire i segreti del castagneto didattico sperimentale “Ai Mindi”. Torniamo sui propri passi e proseguiamo lungo la via Masi di Sopra. Giunti al sesto incrocio, in prossimità della fermata dei servizi extraurbani, continuiamo lungo via Masi di Sopra, a sinistra, fino all'incrocio con via Monte Stivo che si unisce a via Nuova. Al successivo crocicchio scegliamo via san Biagio per tornare al parcheggio.
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Tra castagne, masetti e leggende
Ciao! Mi chiamo Martina e sono una bambina di Vigo Cavedine. Ieri ho ricevuto una lettera della mia migliore amica Cubitosa. Mi ha scritto di essersi ammalata! Sono un po’ preoccupata e quindi ho deciso di andarla a trovare per chiederle quali medicine o leccornie le occorrono per guarire. La strada è lunga e dovrò camminare fino a malga Pian, scendere attraverso i boschi, il castagneto e le aziende agricole. Vuoi accompagnarmi?
Ti divertirai un sacco ed imparerai molte cose nuove!
Tappa 1
Gli amici fantastici della Cubitosa
Guarda attorno a te! Riesci a vederli? Tanti piccoli animaletti si stanno nascondendo tra le piante. Sono dei simpatici draghetti, delle fenici ed altre creature magiche. Quanti riesci a contarne? Ascoltali e conoscerai la leggenda della Vicinia di Donego. Sai qual era la vera storia della mia amica Cubitosa? Era una giovane nobildonna vissuta nel medioevo, nel XIII secolo, ed era la nipote del conte Odorico d’Arco, il signorotto che governava il territorio di Arco. Purtroppo lui non le voleva bene e quindi la rinchiuse per rubarle l’eredità. Un giorno, grazie all'aiuto di alcuni servi fedeli, la coraggiosa Cubitosa riuscì a fuggire dalla prigionia però si ammalò di peste!
Sai cos’è la peste?
È un terribile morbo proveniente dall'Asia, trasportato inavvertitamente dai mercanti, che ha provocato tantissime vittime nel corso del Medioevo in tutta Europa.
Vuoi scoprire dove si è nascosta per sottrarsi alle grinfie dello zio crudele?
Prosegui il percorso e lo vedrai.
La Vicinia di Donego
Tappa 2
Eccoci arrivati presso la Vicinia di Donego! Tra poco ti presenterò la mia amica Cubitosa. Però … prima devi ascoltare il resto della sua storia.
La povera Cubitosa ammalata si rifugiò in un casolare di Vigo Cavedine dove venne curata dalle famiglie della zona. Secondo la leggenda, sarebbe stata ospitata esattamente qui, a Malga Pian! Grazie agli abitanti di Vigo Cavedine riuscì a guarire ed a sfuggire dalle mire dello zio avaro rifugiandosi dal vescovo, a Trento. Cubitosa non dimenticò mai la generosità dei “vigheri” e lasciò loro in eredità il territorio della Vicinia di Donego.
Se osservi la parete della malga, puoi leggere in un affresco i cognomi delle famiglie a cui venne donata la Vicinia e che ancora oggi la gestiscono. Vuoi conoscere la mia amica Cubitosa? Prova a guardare dietro l’enorme castagno. Sai, alle volte si diverte a nascondersi!
Sfortunatamente Cubitosa si è ammalata nuovamente e necessita di cure. Le servono delle castagne, delle uova e del miele per guarire. Mi ha chiesto di andare a comperare questi ingredienti lungo il sentiero e di lasciarli ad un suo amico di Vigo. Dai, vieni con me! Mi piacerebbe proseguire il percorso in tua compagnia.
Il Castagneto sperimentale
Tappa 3
Vedi quella collina? Sai che alberi sono? Bravo! Castagni. Adoro mangiare le castagne al forno.
Questo luogo è molto interessante perché è il castagneto sperimentale "Ai Mindi". Qui si coltivano differenti tipi di castagni per tramandare i segreti della tradizione e per preservare le varietà locali dall'estinzione.
Sapevi che questa pianta è originaria dall'Asia Minore?
È un’area, collocata tra il Caucaso e l’Armenia, dalla quale è stata trasportata fino ai confini occidentali dell’Europa.
Oggi le castagne sono considerate un cibo prelibato, giusto? Nel corso della storia era ritenuto invece un pasto per i poveri e gli animali. Infatti, era conosciuto anche come "l‘ albero del pane“. Molto spesso le piante da frutto vengono modificate con gli innesti.
Sai cos' è un innesto?
È un metodo di coltivazione che permette di migliorarne la qualità o di ringiovanirla con l’inserimento in una pianta di una porzione di un’altra. Ne esistono varie tipologie come quella a spacco, a gemma, a corona o a zuffolo.
Azienda agricola Mas dei Preti
Tappa 4
Hai mai visto le galline ovaiole? Le allevano nell'azienda agricola Mas dei Preti: vieni ad accarezzarle! Sono molto morbide!
I proprietari dell’azienda agricola allevano il pollame in modo sano e rispettoso della loro natura. Infatti vivono in un ampio spazio aperto dove possono razzolare e catturare i lombrichi.
Sai qual è la differenza tra un allevamento biologico ed uno in batteria?
Nel primo caso la galline vivono in uno spazio aperto che consente loro di zampettare, razzolare e cercare i vermetti nel terreno. Sono anche dette “ruspanti”. Invece, nel secondo, sono costrette a rimanere tutto il tempo rinchiuse in piccole gabbie per produrre in modo continuo le uova.
Le galline ovaiole producono dalle 150 alle 300 uova all'anno che depositano nel pollaio. La sera vengono sempre rinchiuse per evitare che siano predate dalle volpi o dalle faine.
Ne approfitto per comperarne mezza dozzina per Cubitosa. Sono molto buone. Hai mai provato a bucarle ad un’estremità ed a mangiarle crude?
Apicoltura Bolognani
Tappa 5
Eccoci arrivati all'apicoltura Bolognani. Sai cosa produce? Bravo! il miele e la pappa reale.
Quest’azienda possiede due tipologie di apiari: stanziario e nomade. Il primo è stabile presso l’apicoltura e si occupa della produzione della pappa reale.
Sai cos’è?
È una secrezione prodotta direttamente dalle api operaie ed, in natura, viene data alle larve destinate a diventare api regine; dunque il nome “pappa reale” deriva dal suo impiego. L’ape regina è la madre di tutte le api presenti nell'alveare e quando nasce emette un rumore chiamato “canto della regina”. Lo hai mai sentito?
Invece, la collocazione dell’apiario nomade viene stabilita dipendentemente dal genere di miele che vuole ottenere l’apicoltore. Infatti in base al polline prelevato dalle api si può produrre il millefiori, il rododendro, il tiglio etc... persino la melata.
La conosci?
Melata o “miel di bosco” è una sostanza zuccherina e vischiosa che si forma sulla vegetazione in prossimità di alcuni insetti che si nutrono della linfa della pianta. Viene raccolta ed utilizzata dalle api per produrre il miele di melata nei periodi in cui la produzione di nettare risulta scarsa.
Presso l’azienda Bolognani puoi trovare anche dolci come le caramelle, il torrone, il miele in favo, oppure l’aceto di miele ed il propoli per la cosmetica. Sai? È presente un laboratorio per la lavorazione del miele ed uno spazio per vedere le attrezzature storiche.
Adesso ho proprio voglia di mangiare un po’ di miele...e tu?
Che peccato! La nostra camminata è finita. Ora vado a portare i prodotti che ho raccolto lungo la nostra passeggiata ad un amico di Vigo Cavedine. Sono sicura che li consegnerà alla mia cara amica Cubitosa e che tutti questi buoni cibi la aiuteranno a guarire dal raffreddore. Sono proprio contenta che tu mi abbia fatto compagnia lungo questo sentiero. Ci siamo divertiti molto assieme. Torna a trovarmi presto!